L’ OUTBOUND MARKETING, E' ANCORA ATTUALE?
Diciamoci la verità: quando siamo seduti sul divano a guardare un film in televisione, la sua continua interruzione dagli spot pubblicitari infastidisce proprio tutti. Questo tipo di comunicazione pubblicitaria rientra in quella che è definita una strategia di outbound marketing anche chiamato “marketing tradizionale”.
Fondamentalmente è la comunicazione pubblicitaria a cui siamo maggiormente abituati ma di cui tutti faremmo a meno.
Spieghiamo bene di cosa si tratta.
L’outbound marketing è utilizzato principalmente dai mass media tradizionali come televisione, radio e qualsiasi tipo di giornale. Con l’avvento di internet, questo tipo di comunicazione pubblicitaria è apparsa anche sui mezzi digitali prendendo le sembianze del pop-up, ovvero le fastidiose schermate pubblicitarie che si aprono non appena si carica la pagina desiderata.
E’ evidente che la caratteristica principale dell’outbound marketing è raggiungere l’utente interrompendo l’attività che sta svolgendo.
Quindi qual è la logica che sta dietro al marketing tradizionale?
Una comunicazione del genere non prevede lo studio dell’audience: il messaggio viene creato e lanciato sperando di colpire quante più persone possibili, non si crea il contenuto considerando caratteristiche ed interessi dell’utente, è proprio come parlare attraverso un megafono ad una folla indistinta.
Quanto può essere funzionale?
Non riteniamo che questa sia una tecnica inutile o che non porti risultati; per tanti anni il marketing ha usato questa come unica strada ma di certo, oggi, con l’evoluzione e la creazione di nuovi canali pubblicitari, questo tipo di pubblicità ha lasciato posto a qualcosa che per le aziende può essere più profittevole, in termini sia di risultati economici che di contenuti.
Quindi qual è secondo noi la migliore strategia di marketing da utilizzare? L’inbound marketing.
Volete sapere di cosa si tratta? Ve ne parliamo nel prossimo articolo.
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